Etimologia e Storia di case

Primi anni del 13° secolo, "ciò che accade a qualcuno; stato delle cose," dal francese antico cas "un evento, un accadimento, una situazione, una lite, una prova," dal latino casus "un'occasione, un'opportunità; un incidente, un contrattempo," letteralmente "una caduta," da cas-, participio passato del verbo latino cadere "cadere, affondare, stabilirsi, declinare, perire" (usato ampiamente: per il tramonto dei corpi celesti, la caduta di Troia, i suicidi), dalla radice indoeuropea *kad- "cadere".

La nozione è quella di "ciò che cade" come "ciò che accade" (confronta befall). A causa della sua natura generale, la parola ha assunto significati estesi e trasferiti diffusi. Il significato di "esempio, caso" risale al 1300 circa. Il significato di "effettiva situazione" risale al 1400 circa. In diritto, "un caso di controversia" (fine del 14° secolo); in medicina, "un caso di malattia" (fine del 14° secolo).

Il significato grammaticale, "una delle forme che costituiscono le flessioni di un sostantivo" (fine del 14° secolo) era presente anche in latino, traducendo il greco ptōsis "declinazione," letteralmente "una caduta". "Un sostantivo al nominativo singolare ..., o un verbo all'indicativo presente ..., è concepito come in posizione eretta. Poi si falls, o is bent, o declines in varie posizioni" [Gilbert Murray, "Greek Studies"].

Il significato slang americano "persona" (specialmente una persona particolare o notevole in qualche modo) risale al 1848. Il significato di "incidente o serie di eventi che richiedono un'indagine della polizia" risale al 1838. In case "in caso di" è registrato a metà del 14° secolo. Case-history risale al 1879, originariamente in ambito medico; case-study "studio di un caso particolare" risale al 1879, originariamente in ambito legale; case-law "legge stabilita da precedenti casi giudiziari" risale al 1861.

"recepiente, scatola, ciò che racchiude o contiene," primi del 14 ° secolo, dall'anglo-francese e dal vecchio francese del nord casse (vecchio francese chasse "astuccio, reliquiario;" francese moderno châsse), dal latino capsa "scatola, deposito" (soprattutto per libri), da capere "prendere, tenere" (dalla radice PIE *kap- "afferrare").

Il significato di "rivestimento protettivo esterno" risale alla fine del 14 ° secolo. Usato anche dal 1660 con il senso di "struttura" (come in staircase , casement ). Il senso di artiglieria risale al 1660, da case-shot "piccoli proiettili messi in custodie" (anni '20 del 1600). La sua applicazione nel settore della stampa (registrata per la prima volta negli anni '80 del 1500) alle due tavole di legno poco profonde in cui i compositori tengono i loro caratteri in scomparti per un facile accesso ha portato a upper-case per le lettere maiuscole (1862), così chiamate per la loro posizione più alta sul tavolo di lavoro inclinato del compositore, e lower-case per le lettere minuscole.

The cases, or receptacles, for the type, which are always in pairs, and termed the 'upper' and the 'lower,' are formed of two oblong wooden frames, divided into compartments or boxes of different dimensions, the upper case containing ninety-eight and the lower fifty-four. In the upper case are placed the capital, small capital, and accented letters, also figures, signs for reference to notes &c.; in the lower case the ordinary running letter, points for punctuation, spaces for separating the words, and quadrats for filling up the short lines. [The Literary Gazette, Jan. 29, 1859]

Le casse, o i recipienti, per i caratteri, che sono sempre in coppia, e chiamati "superiore" e "inferiore", sono costituiti da due cornici rettangolari in legno, divise in scomparti o scatole di diverse dimensioni, la cassa superiore contiene novantotto e la cassa inferiore cinquantadue. Nella cassa superiore vengono posizionate le lettere maiuscole, le lettere maiuscole piccole e le lettere accentate, nonché le cifre, i segni per il riferimento alle note, ecc.; nella cassa inferiore la lettera corsiva ordinaria, i segni di punteggiatura, gli spazi per separare le parole e i quadrati per riempire le righe corte. [The Literary Gazette, 29 gennaio 1859]

"Chiudere in un caso," 1570, da case (n.2). Correlato: Cased; casing.

Il significato "esaminare, ispezionare" (di solito prima di derubare) è del 1915, gergo americano, forse dalla nozione di dare un'occhiata a un luogo da tutti i lati. Confronta la tecnica case (v.) "coprire l'esterno di un edificio con un materiale diverso" (1707), da case (n.) "porzione esterna di un edificio" (1670s).