Fanno arrestare banditi, cittadini premiati
Si è tenuta ieri al PalaPlip di Carpenedo, in via San Donà, la cerimonia di consegna del "Premio Ocio, ciò!", un riconoscimento da parte del Comune e della Questura a quei cittadini che, in vari modi, hanno contribuito a sventare truffe, furti e scippi a danno di anziani o si sono adoperati per la sicurezza in città, facendosi promotori di attività di prevenzione. Il progetto "Ocio, ciò! Città e Sicurezza" è stato attivato anni fa per dare un segnale di sicurezza alla città, facendo sentire i cittadini stessi promotori di quell’attività di controllo vitale in un sistema delicato come quello di Venezia e della sua terraferma.
«Ringrazio tutti i cittadini», ha affermato il vicesindaco Simionato, presente alla cerimonia, «che in vari modi si sono proposti con azioni positive per la sicurezza in città».
Il pomeriggio si è articolato in due momenti: il primo, dalle 15, con il consueto "Ocio che si balla", con musica e informazioni del progetto Ocio Ciò; il secondo, dalle 17.15, con la consegna dei premi. A concludere alcuni sketch dei "Cafè Sconcerto", testimonial d’eccezione del progetto "Ocio, ciò" fin dal 2007.
«Non è finita qui», ha sottolineato Eugenio Vomiero, dirigente della Polizia di Stato e referente del progetto per la questura di Venezia. «È un progetto che abbiamo esportato e siamo sicuri che grazie all'aiuto di tutti riusciremo a limitare queste truffe fino alla loro sparizione».
Vincenzo Roca, questore di Venezia, non ha voluto mancare all’appuntamento, nonostante impegni precedentemente presi: «Sono orgoglioso dei risultati che stiamo ottenendo e i premi consegnati in questa occasione dimostrano e sottolineano come la sensibilizzazione del cittadino sia la base di una città più sicura».
Il direttore delle politiche sociali del Comune Luigi Gislon ha spiegato i meccanismi dell’assegnazione del premio: «Si è voluto "isolare" certe categorie, dai semplici cittadini che hanno chiesto aiuto segnalando un problema e contribuendo al fermo del malintenzionato per arrivare a chi ha svolto opera di sensibilizzazione del problema».
Ha concluso, prima di consegnare le targhe, il questore di Venezia: «Abbiamo creato un sistema composito con cittadini, associazioni, esercenti e polizia che sta funzionando egregiamente».
Le targhe sono andate a: Geronimo Carrer che ha permesso di arrestare due truffatori che usavano carte di credito e bancomat clonati: Lidia Mattiazzo per aver contribuito con un riconoscimento fotografico all'arresto di una truffatrice; Kenneth Brighon Zeigbo per avere fermato due ladri che utilizzavano il "jammer" (un disturbatore di frequenza) per disattivare il sistema anti taccheggio al Centro Le Barche; Enzo Ferraresi, affiliato all’associazione Ocio Ciò; Piera Padoan abitante di Chirignago per aver contribuito a pubblicizzare l’iniziativa.
Gian Nicola Pittalis
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